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14 marzo: successo per “Diventa donatore di midollo osseo”

Michele Storchi è ingegnere, sposato, due figli. Aveva 51 anni quando gli fu diagnosticata la leucemia mieloide acuta. L’unico modo per salvarsi era fare ricorso alla donazione di midollo osseo. Da donatore esterno al nucleo famigliare, però, perché il fratello era compatibile solo al 50%. Ci sono voluti sei mesi affinché Michele trovasse un donatore idoneo. “Il giorno del trapianto è stato il giorno dell’inizio di una nuova vita: è una esperienza che cambia completamente il modo di pensare, di vedere le cose, di vivere” ha commentato commosso davanti a una platea attenta riunita questa mattina nella Sala degli Specchi del Teatro Valli per il convegno dal titolo “Diventa donatore di midollo osseo, diventa un eroe sconosciuto”.

Alla testimonianza di Michele, è seguita quella di Nadia Berra, che ha raccontato la sua esperienza di donatrice di sangue e di midollo osseo. Un’esperienza condivisa con la famiglia, nella piena consapevolezza di avere nelle proprie mani, e in quelle dei medici, la possibilità di salvare una vita umana. “L’intervento di espianto proprio nel giorno del mio compleanno – ha spiegato Nadia, trattenendo a stento le lacrime – ed è stato il regalo più bello che io abbia mai ricevuto”.
Nadia fa parte di quell’esercito di 4525 potenziali eroi sconosciuti residenti in Emilia Romagna iscritti a Admo (Associazione donatori midollo osseo). Di questi, il 54% ha tra i 18 e i 25 anni. Per essere donatori di midollo osseo è necessario avere un’età compresa tra i 18 e 35 anni, ma nel registro dei donatori ci si rimane fino a 55 anni. “Admo e Avis lavorano insieme per restituire sogni a chi viene tolta la speranza del domani. Per questo l’obiettivo che ci siamo prefissati – ha annunciato la presidente regionale di Admo, Rita Malavoltaè di raggiungere nei prossimi tre anni la quota di 25mila donatori nella sola Emilia Romagna”.

La presidente Cristina Campari e il dottor Francesco Merli

Cristina Campari, Presidente di Lions Club Reggio Emilia, insieme a Francesco Merli

Le relazioni di Francesco Merli, Direttore del Reparto di Ematologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, di Roberto Baricchi, Direttore della Struttura complessa di Medicina trasfusionale, e di Angela Mazzi, responsabile del Laboratorio di Tipizzazione tissutale, Criobiologia e Medicina rigenerativa dell’Arcispedale reggiano, moderate da Salvatore De Franco, direttore del Servizio formazione, qualità, rapporti con Università e terzo settore dell’Arcispedale cittadino, in apertura del convegno hanno spiegato le cause e le conseguenze delle malattie del sangue – come leucemie, linfomi, patologie autoimmunitarie – che determinano quadri clinici estremamente gravi e complessi la cui unica possibilità di salvezza è il trapianto.

In prima fila il governatore Malucelli e il DG di ASMN Antonella Messori

La platea del convegno “Diventa donatore di modello osseo” (sabato 14 marzo 2015)

L’iniziativa – promossa da Lions Club Reggio Emilia La Guglia-Matilde di Canossa, con la partecipazione del Lions Canossa Val d’Enza e Lions Regium Lepidi e Cispadana, e patrocinata da Arcispedale Santa Maria Nuova, Grade e Admo – è stata salutata con grande soddisfazione da Antonella Messori, alla sua prima uscita pubblica in qualità di nuovo Direttore Generale dell’azienda ospedaliera IRCCS-Arcispedale Santa Maria Nuova. “Ho guardato con grande attenzione il video presentato da Admo, dedicato in particolare ai bambini malati in attesa di trapianto – ha esordito la dottoressa Messori – sono medico pediatra e conosco le difficoltà con cui si confrontano ogni giorno i medici per trovare donatori compatibili. Il nostro ospedale è all’avanguardia, dotato delle tecnologie più innovative e possiamo contare sulla competenza e la passione dei nostri professionisti. Noi lavoriamo per la tutela e la salute dei cittadini e anche dei tanti malati che arrivano da fuori provincia, ma dobbiamo ricordare che ognuno di noi è responsabile della sua salute e di quella degli altri. La salute – ha concluso la dottoressa Messori – è una costruzione collettiva di cui tutti possono essere protagonisti e oggi spieghiamo come tutti, con un piccolo gesto, abbiamo la possibilità di donare la vita”.

I lavori si sono conclusi con la presentazione e la premiazione dei progetti scolastici realizzati dagli studenti delle classi 5°A, 5°F, 4° e 5° H del Liceo artistico “Chierici” di Reggio Emilia ispirati al concetto del dono, declinato secondo le diverse discipline artistiche applicate dalla creatività dei ragazzi. Cristina Campari, presidente del Lions Club Reggio Emilia La Guglia-Matilde di Canossa, ha consegnato nelle mani di Maria Grazia Diana, Preside dell’Istituto, una borsa di studio e una targa di riconoscimento per la partecipazione e l’impegno.