Nel 2019 per la prima volta abbiamo avuto l’opportunità, grazie al progetto GRADE-No-Limits, di usufruire di due dottorati di ricerca, di Fulvio Massaro e Domenico Penna.
Ma il dato più significativo dell’anno trascorso è rappresentato, a mio avviso, dall’ulteriore incremento della mobilità attiva da altre province, pur essendo collocati in una regione con ben nove Ematologie. Nel 2019 il 30% dei nostri ricoveri proveniva da fuori provincia.
Questi dati non devono essere letti come un punto di arrivo o un percorso concluso: sono prima di tutto l’espressione di un grande sforzo collettivo portato avanti da medici, coordinatrice infermieristica, infermieri, OSS, segretarie, data manager, psicologa, naturalmente il GRADE, in cui nessuna componente è secondaria.
La cosa più difficile, quando si è cresciuti molto, è confermarsi e, possibilmente, migliorare. Molto è stato fatto, ma possiamo fare anche di più: penso alla possibilità di effettuare trapianti da donatore non famigliare, la definizione di un gruppo ben definito di giovani ricercatori sotto la guida di Stefano Luminari, il periodico aggiornamento dei nostri percorsi organizzativi in relazione al mutare delle esigenze: un esempio paradigmatico è quanto ci ha richiesto in questi mesi l’emergenza Covid-19. Un’emergenza che però ha fatto capire a tutti noi l’importanza della ricerca medica, su cui la Fondazione GRADE Onlus ha scelto di investire da anni.
Nel 2019 il progetto GRADE-No-Limits era arrivato a raccogliere 680 mila euro, e attualmente abbiamo completato con più di un anno di anticipo il “giro del mondo virtuale”, che significa aver raggiunto un milione di euro per finanziare cinque dottorati di ricerca e l’acquisto del Digital Spatial Profiler, un macchinario estremamente importante per la ricerca.
Questo strumento altamente innovativo, dal costo di 350 mila euro contribuisce all’obiettivo di valorizzare la specializzazione delle competenze e l’eccellenza scientifica all’interno dell’AUSL.
Primo in assoluto in Italia e fra i primi 5 in Europa, il nuovissimo GeoMxTM Digital Spatial Profiler di NanoString (questo il suo nome completo) serve a ottenere informazioni molto più precise e rilevanti sui tumori in diversi ambiti di ricerca (linfomi, tumori al seno, immunoterapia, fibrosi polmonare e altri).
Una dotazione tecnologica unica, che supporta gli studi in corso nel Laboratorio di Ricerca Traslazionale coordinato dalla Dottoressa Alessia Ciarrocchi.
Inoltre, anche nel 2019 GRADE ha cofinanziato – insieme a Fondazione Italiana Linfomi e Fondazione Giulia Maramotti – il bando nazionale per giovani ricercatori under 40 nel campo delle malattie linfoproliferative: il progetto vincente riceve un finanziamento complessivo di 100.000 euro.
Risultati di rilievo, ai quali il Gruppo Amici dell’Ematologia contribuisce in modo determinante.
Non posso che ringraziare tutta la comunità, che ci ha sostenuto con grande costanza, ed anzi in occasione della pandemia COVID-19 ha compiuto un ulteriore, importantissimo sforzo consentendoci di acquistare dotazioni e macchinari per diversi reparti dell’Ospedale Santa Maria Nuova, per un ammontare di oltre 500 mila euro, così da contribuire allo straordinario lavoro portato avanti dal personale medico, infermieristico, ausiliario nei mesi in cui l’emergenza è stata più acuta.
Ringrazio poi il Consiglio di Amministrazione della Fondazione GRADE Onlus, il Comitato scientifico, il Collegio dei Revisori e tutti coloro che a vario titolo collaborano con noi. Perché se GRADE è forte, lo è perché ha dietro tante, tantissime persone che credono nei nostri progetti e nei nostri obiettivi!