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Entra in funzione la nuova SPECT-CT! – LE FOTO

Ormai terminata la delicata fase di calibratura: nei prossimi giorni la macchina donata da Fondazione GRADE Onlus sarà attivata nel reparto di Medicina Nucleare

Il momento è arrivato: dopo le delicate fasi di rimozione della vecchia SPECT nel mese di ottobre 2020, solo sette mesi dal lancio della raccolta fondi straordinaria, e l’arrivo della nuova SPECT-CT al Santa Maria Nuova alla fine di novembre, il sofisticato macchinario donato dalla Fondazione GRADE Onlus al Reparto di Medicina Nucleare dell’Ospedale reggiano è pronto a entrare in funzione. È stato necessario attendere il suo allestimento, ma soprattutto le delicate fasi di calibratura del macchinario, estremamente precise e delicate, ma tra pochi giorni su arriverà all’attivazione e ai primi esami.
La nuova SPECT-CT è stata donata da Fondazione GRADE Onlus, attraverso una raccolta fondi che ha seguito “a ruota” quella che era stata attivata per sostenere l’Ospedale Santa Maria Nuova ed il suo personale a seguito della pandemia Covid. “Vista la grandissima solidarietà che era stata dimostrata dalla collettività – spiega il Direttore della Fondazione, Roberto Abati – avevamo deciso di lanciare un nuovo progetto che guardasse oltre la fase di emergenza, acquisendo una dotazione tecnologica che avrà un grande impatto positivo per la diagnostica di una serie di patologie alquanto diffuse”.
Spiega infatti il dottor Annibale Versari, primario della Medicina Nucleare del Santa Maria Nuova: “La notevole capacità diagnostica della nuova SPECT-CT ci permetterà di fornire ai nostri pazienti informazioni più precise e più precoci sia in campo oncologico che non oncologico. Per citare alcuni esempi: otterremo una migliore definizione della scintigrafia ossea nella stadiazione e valutazione di recidiva in pazienti neoplastici (prevalentemente carcinoma della prostata) e nella diagnosi di mobilizzazione di artroprotesi, soprattutto d’anca, in pazienti ortopedici; una più accurata ricerca del linfonodo sentinella in pazienti con carcinoma della mammella (che nel nostro reparto sono 4-6 al giorno) o per melanoma (2-3 alla settimana). Avremo una maggiore affidabilità nella diagnosi del morbo di Parkinson attraverso nuovi programmi di valutazione quantitativa della captazione dei radiofarmaci. Un altro aspetto di grande importanza sarà la riduzione della dose di radiofarmaco e quindi dell’irradiazione dei pazienti pediatrici sottoposti a scintigrafia renale. Otterremo inoltre una precisa localizzazione delle sedi di focolai settici in pazienti con sospetta infezione di protesi ortopediche o vascolari, una miglior definizione diagnostica nella scintigrafia dopo trattamento con radioiodio in pazienti con carcinoma della tiroide, l’ottimizzazione della valutazione dosimetrica nei pazienti con tumore neuroendocrino ricoverati per terapia radiorecettoriale, con conseguente trattamento ampiamente personalizzato, e infine la ripresa della tomoscintigrafia miocardica nei pazienti con sospetta ischemia o infarto del miocardio”.