Fondazione Giulia Maramotti: altri 5 anni col Progetto Linfocare!
“2002 – 2021: risultati e prospettive del Progetto Linfocare a Reggio Emilia”. Questo il titolo della conferenza che si è svolta giovedì 8 giugno, all’Auditorium del CORE – Centro Oncoematologico di Reggio Emilia.
Un evento importante per l’ASMN IRCCS Cancer Center di Reggio Emilia, per GRADE e per tutta la città, al quale erano presenti il Dott. Francesco Merli (Direttore della Struttura Complessa di Ematologia ASMN IRCCS – Cancer Center di Reggio Emilia), il Dott. Fausto Nicolini (Direttore Generale ASMN IRCCS – Cancer Center di Reggio Emilia), il Dott. Massimo Costantini (Direttore Scientifico ASMN IRCCS – Cancer Center di Reggio Emilia) e il Dott. Luigi Maramotti (Presidente Fondazione Giulia Maramotti).
Durante l’incontro si è fatto il punto della situazione su un progetto di ricerca che dal 2002 ha prodotto eccellenza, garantito proposte diagnostiche e terapeutiche all’avanguardia e contribuito a studi internazionali. Da oltre 15 anni infatti il Progetto Linfocare – sostenuto da Fondazione GRADE Onlus, promosso dalla Struttura Complessa di Ematologia e finanziato dalla Fondazione Giulia Maramotti – ha favorito la ricerca clinica e di laboratorio su linfomi e altre malattie linfoproliferative.
Per questo, la Fondazione Giulia Maramotti ha deciso di rinnovare il proprio impegno per altri 5 anni, finanziando il Progetto Linfocare anche nel quinquennio 2017-2021.
“L’impegno per l’attività di ricerca – ha spiegato Francesco Merli – ha visto nel quinquennio 2012-2016 un incremento in termini di risorse impiegate. Tale sforzo ha trovato riscontro sia nel numero di studi clinici e di progetti attivati, che, soprattutto, nella produzione scientifica e nella visibilità nella comunità scientifica internazionale impegnata nello studio dei linfomi”.
Il Progetto Linfocare infatti ha permesso di ampliare l’organico, garantendo anche formazione e aggiornamento professionale: dal 2012, il personale dipendente GRADE, assunto a tempo indeterminato, è passato da 2 a 3 unità (+1 data manager, +1 biologo molecolare + 1 medico ematologo), oltre a contratti libero professionali per l’attività clinica e di ricerca e borse di studio per biologi molecolari, che svolgono ricerca di base nei laboratori dell’ASMN-IRCCS. Diversi professionisti hannoa potuto partecipare a prestigiosi convegni di ematologia internazionale e nazionale.
Il Progetto Linfocare ha permesso di sviluppare la ricerca: a dicembre 2016 risultano attivi presso l’Ematologia 50 studi clinici sui linfomi e 247 pazienti coinvolti.
Tra 2012-2016 inoltre sono stati avviati due importanti progetti di ricerca sul linfoma dell’anziano dalla Fondazione Italiana Linfomi: per entrambi, l’Ematologia di Reggio Emilia ricopre un importante ruolo di coordinamento a livello nazionale, come responsabile della raccolta dati e del monitoraggio a livello nazionale.
Altro importante progetto realizzato è stato lo studio “Long-Term Results of the HD2000 Trial Comparing ABVD Versus BEACOPP Versus COPP-EBV-CAD in Untreated Patients With Advanced Hodgkin Lymphoma: A Study by Fondazione Italiana Linfomi”, cha ha visto la pubblicazione dei risultati sulla rivista Journal of Clinical Oncology, tra le più prestigiose riviste scientifiche internazionali. Lo studio si inserisce in un progetto attivo presso l’Ematologia del Santa Maria, finalizzato a monitorare gli effetti a lungo termine dei trattamenti subiti dai pazienti con Linfoma di Hodgkin, nell’ambito delle attività della Fondazione Italiana Linfomi (FIL).
Il Progetto Linfocare inoltre ha permesso di proseguire la gestione della Tissue Bank dei Linfomi (raccolta e conservazione del tessuto, del DNA e del RNA per la definizione dei profili di espressione genica): a fine 2016 conta 275 frammenti bioptici di linfonodi criopreservati e consente di avere a disposizione una notevole quantità di materiale per progetti di ricerca sui linfomi originali e in collaborazione con altre strutture a livello nazionale e internazionale.
Tra 2012 e 2016 infine il numero degli articoli scientifici pubblicati su riviste ha visto un notevole incremento, passando da 33 nel 2007-2011 a 80 nel 2012-2016 (con un aumento dell’impact factor medio grezzo di un + 20%, da 5,844 a 7,014).