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Il #primaditutto team al Challenge di Rimini!

Il #primaditutto team, gruppo composto da uomini e donne che presentano una patologia (ematologici, oncologici, cardiopatici, obesi, invalidi…) ha partecipato il 6 e 7 maggio scorsi al Challenge di Rimini, appuntamento annuale di triathlon. La squadra è nata da un progetto in collaborazione con la Fondazione GRADE Onlus con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza dello sport per il benessere fisico e psicologico, anche per coloro che presentano una patologia.

[one_half]Ha raccolto il testimone di Giovanna Rossi, Marina Davolio e Catia Cantarelli, le ragazze del progetto #primaditutto che proprio lo scorso anno, sempre in occasione del Challenge riminese, avevano partecipato a una staffetta di triathlon mezzo Ironman (1900 metri di nuoto, 90 km di bicicletta, 21 km di corsa), per dimostrare di essere più forti di una malattia e contribuire alla raccolta fondi di GRADE.[/one_half] [one_half_omega] width=[/one_half_omega]

Quest’anno il #primaditutto team, seguito dall’allenatore Gabriele Torcianti, ha gareggiato sulle stesse distanze.
La gara è iniziata con la frazione a nuoto, a cui ha preso parte
Stefano Bertani, che ha voluto partecipare alla staffetta per sostituire idealmente la compagna Annamaria Benassi. La donna avrebbe dovuto partecipare alla gara Sprint di triathlon da sana per supportare la squadra, ma è attualmente in cura chemioterapica per un linfoma e ha dovuto rinunciare al Challenge.
La corsa è stata affidata a Matilde Razzini, 36 anni, reduce da una leucemia promielocitica acuta, che proprio in questa occasione ha corso i suoi primi 21 km, dopo aver preso parte insieme al team anche alla Maratona di Reggio Emilia del dicembre scorso.
La precedente frazione in bici era stata effettuata da Guido Fattori, il compagno di Matilde, che ha ripreso in mano la bici proprio per poter passare personalmente il testimone alla moglie.

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Hanno poi gareggiato nel triathlon Sprint (750 m di nuoto, 20 km di bicicletta, 5 km di corsa) Cesare Tommasini, 46 anni, cardiopatico, e Giovanna Rossi. La tutor del progetto e invalida, membro dell’originale progetto #primaditutto, ha espresso tutta la sua emozione:

“Anche quest’anno è stata organizzata un’iniziativa bellissima. Abbiamo voluto dimostrare che la forza del gruppo permette di tagliare traguardi importanti, che a volte sembrano impensabili. Che affrontando la sofferenza insieme, si può alleviarne il carico. Gareggiando, infatti, non siamo mai stati soli. Ad accompagnare il team c’erano anche tanti amici, che hanno partecipato da sani al Challenge e a loro volta hanno corso per supportare il progetto: sono state organizzate altre 11 staffette, per un totale di 33 atleti. Persone che avevano accompagnato #primaditutto anche l’anno scorso, ma anche nuovi compagni che hanno voluto dare il loro contributo a questa squadra, inno alla vita, alla speranza e alla forza di volontà.”

[one_half] width=[/one_half] [one_half_omega]L’avventura del gruppo era cominciata ufficialmente l’11 dicembre 2016, in occasione della Maratona di Reggio Emilia.

Il #primaditutto team aveva partecipato con due staffette, raccogliendo anche in quell’occasione fondi per il progetto Pet Puzzle di GRADE, nato con l’obiettivo di acquistare una nuova PET per l’ASMN-IRCCS Cancer Center di Reggio Emilia.[/one_half_omega]

Per ulteriori informazioni sul #primaditutto team è possibile visitare la pagina sul blog di Giovanna Rossi, al link http://www.46percento.it/primaditutto/, oppure la pagina sul sito della Fondazione GRADE Onlus, al link https://www.grade.it/progetti/primaditutto-team/.