I nostri sogni
Tra 2016 e 2018 due grandi sogni sono diventati realtà: nel 2016, in soli 5 anni, GRADE ha donato 3 milioni di euro per contribuire alla costruzione del CORE (Centro Oncoematologico di Reggio Emilia), polo d’eccellenza per la lotta contro i tumori.
Nel 2018, grazie al progetto Pet Puzzle, in un solo anno e mezzo, GRADE ha raccolto 2,1 milioni di euro per donare la nuova PET/CT all’AUSL di Reggio Emilia, una macchina ad altissima tecnologia, acquisita nella configurazione più avanzata presente al momento in Italia.
Dal 2019 invece è partito il progetto GRADE-No-Limits: la nuova raccolta fondi propone di compiere il giro del mondo, lungo i 40 mila chilometri della circonferenza terrestre, e raccogliere 1 milione di euro in 3 anni per finanziare 5 progetti di ricerca di giovani medici dell’AUSL di Reggio Emilia e l’acquisto del Digital Spatial Profiling, lo strumento altamente innovativo, primo in assoluto in Italia e fra i primi 5 in Europa, per ottenere informazioni molto più precise e rilevanti sui tumori.
Il progetto si è concluso nel 2021, e oltre a finanziare i dottorati di ricerca ha permesso di donare al Laboratorio di Medicina Traslazionale dell’Ausl – Irccs di Reggio Emilia il nuovo Digital Spatial Profiler, primo in assoluto in Italia e fra i primi 5 in Europa. Uno strumento serve a ottenere informazioni molto più precise e rilevanti sui tumori in diversi ambiti di ricerca (linfomi, tumori al seno, immunoterapia, fibrosi polmonare e altri).
Dal 2021 l’associazione si è impegnata a portare avanti il progetto “Ricerca o non Ricerca?” che ha l’obiettivo di raccogliere 1,2 milioni di euro in 5 anni per finanziare 2 importanti studi sui linfomi (Foll19 e Previd), che potranno introdurre innovativi protocolli terapeutici a livello nazionale.
Oggi Fondazione GRADE Onlus è impegnata nel progetto “Facciamo crescere la nostra squadra del CORE”, una campagna di raccolta fondi che ha l’obiettivo di ampliare il reparto di Ematologia aggiungendo 6 nuovi posti letto in sub-intensiva, incrementando il personale di reparto e attivando terapie innovative come il CAR-T.