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Pubblicato il Report 2019 dell’Ematologia

Il dottor Francesco Merli, Presidente della Fondazione GRADE Onlus, analizza i dati di un anno importante per il reparto del Santa Maria Nuova

Nei giorni scorsi GRADE ha pubblicato il report che riporta i risultati e i dati raggiunti nel 2019 dal Reparto di Ematologia del Santa Maria Nuova, per tracciare l’efficacia dell’attività portata avanti, il raggiungimento dei principali obiettivi, effettuare un raffronto con gli anni precedenti. È dal 2011 il documento viene pubblicato sul sito grade.it.

Così il Presidente della Fondazione GRADE Onlus, Francesco Merli, commenta i dati emersi dal report 2019: “Dal punto di vista dell’attività clinica per la prima volta il Reparto di Ematologia ha raggiunto i 50 trapianti, il numero dei ricoveri ha sfiorato quota 300 e l’attività ambulatoriale, già elevatissima, ha superato le 40.000 visite annue. Parallelamente l’attività scientifica ha confermato il numero massimo di pubblicazioni raggiunto nel 2018, ma con un incremento dell’impact factor.

Questi risultati hanno trovato conferma nell’attenzione riservataci dalla Direzione Aziendale con la regolarizzazione di tre medici precari (Angelo Fama, Micol Quaresima e Melissa Campanelli) e con l’assegnazione a Stefano Luminari di una Struttura Semplice dedicata alla ricerca. Tali decisioni aziendali sono state la notizia più bella, sia per il riconoscimento al lavoro dell’Ematologia, ma ancora di più per il percorso personale dei singoli professionisti”.

Prosegue Merli: “Nel 2019 per la prima volta abbiamo avuto l’opportunità, grazie al supporto del GRADE e quindi della comunità che sostiene costantemente la Fondazione, di usufruire di due dottorati di ricerca, di Fulvio Massaro e Domenico Penna. Ma il dato più significativo dell’anno trascorso è rappresentato, a mio avviso, dall’ulteriore incremento della mobilità attiva da altre province, pur essendo collocati in una regione con ben nove Ematologie. Nel 2019 il 30% dei nostri ricoveri proveniva da fuori provincia”.

Conclude il dottor Francesco Merli: “I numeri che ho citato non devono essere letti come un punto di arrivo o un percorso concluso: sono prima di tutto l’espressione di un grande sforzo collettivo portato avanti da medici, coordinatrice infermieristica, infermieri, OSS, segretarie, data manager, psicologa, naturalmente il GRADE, in cui nessuna componente è secondaria. La cosa più difficile, quando si è cresciuti molto, è confermarsi e, possibilmente, migliorare. Molto è stato fatto, ma possiamo fare anche di più: penso alla possibilità di effettuare trapianti da donatore non famigliare, la definizione di un gruppo ben definito di giovani ricercatori sotto la guida di Stefano Luminari, il periodico aggiornamento dei nostri percorsi organizzativi in relazione al mutare delle esigenze: un esempio paradigmatico è quanto ci ha richiesto in questi mesi l’emergenza Covid19”.