Federico
Tutto è incominciato ufficialmente il 14 maggio 2008 quando dopo un paio di mesi con il collo molto gonfio e una costante fatica a respirare soprattutto di notte, il mio medico curante ed un radiologo dal quale mi ero fatto fare una ecografia mi mandarono a fare una visita di controllo dal dottor Francesco Merli presso il reparto di Ematologia dell’Ospedale di Reggio Emilia.
All’inizio non avrei mai pensato nemmeno lontanamente che potesse essere un linfoma, anche perché credevo che il collo molto gonfio che avevo fosse a causa di una puntura di un qualche insetto presa mentre giocavo a calcio, oppure un inizio di una forma allergica tipica primaverile, ma dopo vari accertamenti il 20 maggio è uscito il referto ufficiale: Linfoma di Hodgkin stadio 2A in zona mediastino.
E da lì è partito tutto: chemioterapia, radioterapia, PET-TAC e visite di controllo.
Mi ricordo ancora molto bene quando Francesco chiamò me e la mia famiglia e ci comunicò il referto ufficiale: devo ammettere che inizialmente né io né i miei genitori potevamo (o forse volevamo) crederci; a 19 anni già una malattia di quel tipo. Eppure fu così.
Ma grazie a Francesco e allo staff dell’Ematologia sono stato inserito nel percorso di cure che alla fine mi ha portato alla guarigione completa.
Medici, infermieri e psicologi, persone estremamente competenti e disponibili, molto sensibili al lato ”umano” della situazione in cui mi trovavo, il tutto in un reparto molto organizzato dove, in quanto paziente, ho avuto veramente tutte le attenzioni e la disponibilità possibile da parte di tutti.
A distanza di 11 anni, ancora oggi quando vado in reparto per le consuete visite di controllo riesco a riconoscere molto bene le infermiere rimaste in Ospedale che mi hanno assistito.
Al di là della negatività dovuta alla malattia in sé, posso dire che da questa esperienza ho soltanto imparato; imparato che ognuno di noi non è “intoccabile”, di quanto sono fortunato ad essere sano così da viver serenamente tutti i giorni e di quanta gente purtroppo non lo è perché sta vivendo il mio stesso percorso.
Penso sia scontato dirlo, ma non potrò mai ringraziare abbastanza Francesco, tutto lo staff del reparto e la Fondazione Grade per tutto l’aiuto che mi hanno dato, per tutto quello che stanno dando e per tutto quello che purtroppo daranno negli anni a seguire a chi avrà il mio stesso tipo di problema.
Grazie Ematologia!
Grazie Grade!
Federico Magnani